IN EVIDENZA
LA REVISIONE DELLO STATUTO E' IN DIRITTURA D'ARRIVO?
La revisione dello Statuto è in dirittura d'arrivo?
Dopo
le elezioni del Rettore, la Commissione per la revisione dello Statuto
ha ripreso a lavorare.
Dopo
un lungo periodo di faticoso e intermittente lavoro, le riunioni
si susseguono una dopo l'altra e, pare, avremo entro settembre l'approvazione
del Titolo II, relativo agli Organi di governo.
Rimangono
ancora altri 7 Titoli ma, al ritmo di quattro riunioni al mese, sembrerebbe
possibile arrivare alla meta prima della scadenza del Consiglio di
Amministrazione e dei rappresentanti di Area nel Senato Accademico
(ottobre 2007). Nella prossima estate infatti si terranno le elezioni
per queste cariche e la Commissione verrà perciò in gran parte rinnovata
nelle sue componenti.
L'accelerazione
delle riunioni è dovuta, forse, al fatto che il Presidente della
Commissione, prof. Mario Citroni, consigliere eletto del Consiglio
di Amministrazione, lascerà l'Ateneo fiorentino in quanto trasferito,
dal 1° novembre 2006, al SUM (Istituto Italiano di Scienze Umane).
L'ultima
informazione pubblica che riguarda la revisione dello Statuto dell'Università di
Firenze risale al 17 febbraio 2006, come riportato sul sito dell'Ateneo
fiorentino, aggiornato a quella data, e riguardante solo la "Proposta
di modifica del Titolo I - Principi generali".
Altro
non è dato sapere in forma ufficiale, né si trova traccia, oltre
quella citata, in forma scritta. Infatti, la Commissione non redige
verbali. Il calendario delle riunioni non compare sul sito web. I
suoi componenti sono particolarmente riservati su quello che stanno
facendo.
Il
prof. Giorgio Federici, nella lettera aperta al Rettore del 29 giugno
2006aveva suggerito una procedura più trasparente di discussione
e uno sviluppo dei lavori che tenesse conto del fatto che il Ministro
Mussi aveva ripetutamente dichiarato, nelle prime settimane di governo,
che avrebbe fatto un provvedimento sulla "Governance". Questo sembrava
suggerire l'opportunità di attendere i provvedimenti ministeriali
per evitare il rischio di un lavoro inutile.
Il
Rettore aveva risposto al prof. Federici con la lettera del 12 luglio2006,
in cui rilevava come la Commissione fosse perfettamente legittimata
a completare il proprio lavoro.
Al
fine di contribuire positivamente ai lavori della Commissione, di
cui seguiremo puntualmente gli sviluppi, per quanto ci sarà consentito
dalla pubblicità dei documenti, proponiamo le seguenti osservazioni.
1. Suggeriamo
di procedere con cautela. Il nuovo Statuto dovrà restare
in vigore per molti anni. Che visione hanno dello sviluppo possibile
del nostro Ateneo i componenti della Commissione? Abbiamo bisogno
di uno Statuto che sia utile a un progetto di lungo periodo. I
lavori sembrano invece, almeno fino ad ora, essere orientati a
problemi vicini a chi occupa posizioni di comando, con un approccio
strumentale alle modifiche dello Statuto. Non vorremmo che l'esigenza
di qualche preside o rappresentante di area o consigliere di amministrazione
di potersi presentare per un terzo mandato affrettasse decisioni
che potrebbero provocare un danno grave all'Ateneo.
2. Suggeriamo
di procedere in modo diverso sul Titolo II - Organi di governo.
Questo, sia per attendere il progetto di Governance del Ministro
Mussi (che ha ribadito in questi giorni l'intenzione di emanarlo
entro il 2007), e per una questione ancora più sostanziale. È sicuramente
opportuno che una revisione statutaria inizi dai principi generali,
ma gli Organi di governo devono essere funzionali alla realizzazione
delle missioni dell'Università, che sono la didattica e la ricerca.
Sembrerebbe perciò più coerente affrontare il tema degli Organi
di governo dopo, e non prima, aver deciso l'organizzazione della
didattica e della ricerca. Suggeriamo pertanto di tornare sul Titolo
II quando saranno sufficientemente condivisi i testi del Titolo
III - La didattica, e del Titolo IV - La ricerca scientifica. Com'è possibile
decidere se aumentare il peso dei Dipartimenti negli Organi di
governo se non ci si rende conto che la situazione è profondamente
mutata dall'inizio degli anni '90, quando i Dipartimenti erano
da poco avviati? Com'è possibile non vedere la necessità di rivedere
il ruolo delle Facoltà che sono così profondamente messe in crisi
dall'introduzione delle Classi di studio?
3. Suggeriamo
di fare approvare lo Statuto da una Commissione rinnovata dalle
elezioni del prossimo anno. La proposta è di fare
del tema dello Statuto una delle questioni cardine della campagna
elettorale delle elezioni prossime dei rappresentanti di Area e
del Consiglio di Amministrazione. Questo non per questioni di legittimità della
Commissione attuale, che non è messa in dubbio da nessuno, ma per
ragioni di sostanza democratica che a noi sembrano evidenti, se
si vuole guardare a quanto accaduto negli ultimi mesi sia nel nostro
Ateneo che a livello nazionale. La continuità del lavoro svolto
sarà comunque garantita dalla rielezione del Rettore e dai Presidi.
Le elezioni consentiranno di dare allo Statuto, dopo un confronto
elettorale, una maggiore legittimità democratica sostanziale.
Ateneo
Futuro, 20 settembre 2006
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